Friedrich Wilhelm Nietzsche – Stati d’Animo
La nostra vanità è più gravemente offesa proprio quando è stato ferito il nostro orgoglio.
La nostra vanità è più gravemente offesa proprio quando è stato ferito il nostro orgoglio.
Mi capita sempre di notte l’incontro più interessante della giornata, quello con me stesso. Potrebbe sembrare noioso incontrare la stessa persona, e invece ho l’impressione di avere a che fare ogni volta con una persona diversa.
… è come quando stai leggendo un libro che ti piace e ti affretti perché sei curioso del finale… Puoi provare emozioni che ti portano a rileggere; vuoi capire anche le sottili sfumature, provare la stessa eccitazione. Puoi rimanere deluso e torni a rileggere ma solo perché forse non hai capito, ti aspettavi qualcosa di diverso. Puoi avere la voglia di chiuderlo e dimenticare la sua esistenza lasciandolo impolverare su uno scaffale.
Dubbi, ombre della notte, silenzio che avvolge, lame che feriscono restano sospesi tra la mente e il cuore, vivono aleggiando posandosi tra le pieghe dei giorni come fiamma, accendono il fuoco bruciandoti fino a consumarti.
Se si passano i soldi da una tasca all’altra si gioca a passatempo.
Scandito da un incontrollato “pulsare” vivo.
Solo tardi si ha il coraggio di ciò che propriamente si sa. Che io sia stato finora fondamentalmente nichilista, me lo sono detto solo da poco: l’energia, la nonchalance con cui andavo avanti da nichilista, mi ingannava su questo fatto fondamentale. Quando si va verso la fine, appare impossibile che “la mancanza di fine in sé” sia il nostro principale articolo di fede.