Michele Nigris – Stati d’Animo
La passione è come una sigaretta accesa: per goderla bisogna tirare altrimenti si consuma lentamente senza nessun piacere.
La passione è come una sigaretta accesa: per goderla bisogna tirare altrimenti si consuma lentamente senza nessun piacere.
Nel lungo tepor del’abbraccio, che pelle con pelle scioglieva più non riuscii a capire, dov’era rimasta la mano, che nel nel bagnato pareva.
Aspettarci qualcosa dagli altri!? Si! Certo, come no! Tante belle parole, bugie e delusioni. Contare su qualcuno!? Si! Certo, come no! Intanto comincia a cercare su “chi”!
La strada è lunga e non facile, ma se lo fosse forse non esisterebbero sogni, sacrifici e non saremo in grado di apprezzare le piccole gioie e le grandi conquiste.
Ritaglio il tempo con un piccolo specchio triangolare. “Ponilo sopra gli esseri senz’anima, figlia mia”. Ritaglio lo spazio con un piccolo specchio rettangolare. “Ruota lo specchio intorno a te, ma non riflettere te stessa”. Sto creando sequenze, ma sembrano incubi, camuffati da sogno, s’intende. Maestro, perché ci è consentito vedere il nostro volto? V’è forse dolore più grande di vedere un falso riflesso di noi stessi? Un riflesso che neppure appartiene all’altro, nemmeno a me stessa. Scusa, il vetro si è spezzato. Sono una, nessuna e centomila ora.
Nella mia vita ho conosciuto alcuni esseri sinceri e non erano umani.
Solo un momento ancora noi, legati stretti più che mai, ma che rabbia che mi fai, mi ero illuso sai di noi.