Silvia Barbagallo – Stati d’Animo
Mio carnefice ti chiedo perdonoper averti prima offerto il bersaglioe poi da lìferito mortalmente.
Mio carnefice ti chiedo perdonoper averti prima offerto il bersaglioe poi da lìferito mortalmente.
Aspettavo l’emozione che mi facesse sentire vivo, nell’attesa morii.
Il dolore è una fase indispensabile della vita per comprendere ciò che veramente si è amato.
Sono nato senza vestito, la mia pelle mi custodiva, mi sentii ricco: ero fortunato, ero vivo. La mia stella brillava come gli occhi di chi mi amava, ora, cresciuto guardo fuori dalla finestra, l’umano mondo è distratto. Vedo la povertà: è scolpita nei cuori. Dov’è la ricchezza sensibile dell’essere. D’innanzi alle tragedie sento un grido: sono fortunato, sono vivo.
C’è chi dice che un abbraccio sia vero se mentre ti stringono ti tolgono il fiato. Io ho provato abbracci dati con gli occhi, che stringevano molto di più.
Fugge il codardo, il bastardo, il senza palle, il bugiardo. Gli altri restano e vivono una vita normale.
Solo chi ha pianto per amore conosce la vera sofferenza.