Fiorella Cappelli – Stati d’Animo
Il pensiero rende l’uomo vissuto, i pensieri… preoccupato.
Il pensiero rende l’uomo vissuto, i pensieri… preoccupato.
Starei ore a descrivermi per disegnarmi con contorni definiti. Precisione maniacale. Il foglio bianco mi perde con il suo niente pieno di tutto, senza coordinate, suggerimenti. Solo la mia proiezione completa. Tratti netti, marcati, rette tangenti ai bordi, bordi senza orli, orli pieni, straripanti. Straripo e rischio di fuoriuscire. Nessuna cornice, dopotutto, che sappia contenermi, solo disegno a mano libera. Ottimo passatempo in queste mie prigioni.
La giornata sembra bella. Niente nubi, tanto sole, aria fresca. Si! Oggi sarà sicuramente una bella giornata, fuori e dentro di me.
Non lascio mai la porta del mio cuore socchiusa. Entra solo chi ha il coraggio di sfondarla.
Ah, le belle parole! Ascoltarle fa sentire bene! Ma la sincerità di un “ti voglio bene”, ha valore solo nella concretizzazione dei fatti di chi (forse) “non lo dice mai o raramente” però dimostra di volere il tuo bene. Tutte le parole che esprimono veri sentimenti d’amore, amicizia e affetto, se dette continuamente, finiscono per essere banalizzate e perdono la loro reale importanza.
Mentre il piacere che lo pervade reca giovamento ai suoi sensi, lo strumento attraverso cui questo si diffonde nell’uomo, è spesso privo di senso.
Io non so se avrò mai pace per il mio tormento, ma so che troverò tormento per avere un po’ di pace.