Mirka Naldi – Stati d’Animo
Non dovrei, freddolosa come sono, sentire più freddo dentro che fuori. Eppure.
Non dovrei, freddolosa come sono, sentire più freddo dentro che fuori. Eppure.
Mi metto da parte, come se io stessa fossi l’ultimo foglio bianco che ho e l’ultima biro blu con poco inchiostro per scrivere.
Sono la somma delle mie solitudini, al netto delle mie inquietudini.
Ho pensato di ringraziare i Maestri del Dolore che ho conosciuto. Sono finalmente grata per ogni ferita: quel sangue che ne è scaturito non era altro che un passaggio per la mia anima: mi sono liberata così.Se ora sono quello che sono, ma se soprattutto sarò quello che sarò, è a quelle ferite che lo devo.
La notte e la fase della giornata in cui ti ritrovi faccia a faccia con il silenzio, il buio e i tuoi pensieri, che prendono vita e cominciano a ruotarti intorno, ma molto spesso ti confondono.
Un cuore allegro è stato impastato con le mani sporche di colori.
Domani voglio un “buongiorno” con i raggi addosso mentre fuori piove, con le carezze che arrivano da lontano, profumi di mandorlo e cedro, colori di pesco e giallo mimosa. Io ho paura, tu non averne, ma se ne hai, ti prego di dirlo a me così che io possa difenderti dai “non so” e dai “non pensavo”. Senza promesse, senza pretese, senza inganni, senza domani, è questo che allontana, il non vivere i minuti ed i secondi, ma pensare ai mesi ed ai tempi che fuggono dalla possibilità e che costringono entro le cesoie dei “devo”.