Barbara Brussa – Stati d’Animo
Ti ho conosciuto realmentescrutando gli spazi silenziosiche s’incuneavano tra le note-a tratti stonate- delle tue parole.
Ti ho conosciuto realmentescrutando gli spazi silenziosiche s’incuneavano tra le note-a tratti stonate- delle tue parole.
L’emozione, un tempo che rimane dentro.
Quando mi sento triste, chiudo gli occhi, ti penso intensamente, ti abbraccio e riprendo a volare!
I miei rimorsi a poco a poco sono diventati anch’essi un aspetto amaro di possesso, un modo di assicurarmi di essere stato fino alla fine lo sventurato padrone del mio destino.
Vivere o morire… cosa è meglio? Vivere rincorrendo con affanno la vita o morire perché non credi o non sopporti più la vita. Per convincermi canto Modugno: “Meraviglioso… ma come non ti accorgi di quanto il mondo sia meraviglioso… Meraviglioso perfino il tuo dolore potrà guarire poi meraviglioso… Ma guarda intorno a te che doni ti hanno fatto: ti hanno inventato il mare… Tu dici non ho niente… Ti sembra niente il sole… la vita… l’amore…”
Cosa aspetti? Cosa ti manca? Il mare, vorrebbe rispondere. Le nuvole. La scogliera. Comincia a tremare. La sensazione che laggiù ci fosse qualcosa. Qualcuno. Che ci sia ancora. Forse.
Come posso pensare alle bellezze dell’universo, quando lo stesso piange nella miseria!?