Barbara Brussa – Stati d’Animo
Ti ho conosciuto realmentescrutando gli spazi silenziosiche s’incuneavano tra le note-a tratti stonate- delle tue parole.
Ti ho conosciuto realmentescrutando gli spazi silenziosiche s’incuneavano tra le note-a tratti stonate- delle tue parole.
Mi rivolgo a te che ogni giorno lotti per migliorare quella parte di mondo che ti appartiene e quella che ti circonda. Mi rivolgo a te che pensi di sapere tutto di me, senza avermi mai conosciuto a fondo, a te che mi odi per il semplice fatto che esista. Mi rivolgo a te che se ti prendessi cura dei tuoi cari e dei tuoi simili come ti prendi cura del tuo animale, la vita e il mondo intero forse sarebbero migliori. Mi rivolgo a te che vivi nei miei sogni e cancelli nella realtà ogni pensiero negativo, a te che mi accetti così come sono, con i miei pochi pregi e tanti difetti.
Spero che la macchina parta. Spero che il lavandino non sia ingorgato. Sono contento di non essermi scopato una studentessa. Sono contento di avere problemi ad andare a letto con le donne che non conosco. Sono contento di essere un idiota. Sono contento di non sapere niente. Sono contento di non essere ancora morto. Quando mi guardo le mani e vedo che sono ancora attaccate ai polsi, mi dico che sono fortunato.
L’amore è l’unica medicina per una persona che si sente crollare.
Prima o poi tutti ci guardiamo allo specchio, ma quanti riescono a rivedere La propria immagine riflessa.
Sei la mancanza che urla nei silenzi dell’anima.
Il perdono chissà se realmente esiste. Accettiamo, trovando delle giustificazioni per il compiuto decidendo di conviverci. Ma perdoniamo davvero?