Paola Golin – Stati d’Animo
La mia disperazione, come questa musica che urla angoscia e morte. Come una preghiera o forse una supplica. Un coltello affilato che lacera la mia mente, ma senza do lore… solo liberazione!
La mia disperazione, come questa musica che urla angoscia e morte. Come una preghiera o forse una supplica. Un coltello affilato che lacera la mia mente, ma senza do lore… solo liberazione!
È facile raccogliere emozioni dopo aver seminato bei sogni.
Nel silenzio della notte odo il frastuono del mio cuore. Il buio avvolge la mia anima e mi smarrisco nelle tenebre, mentre cerco un senso alla tua assenza, e non mi do pace.
Sarei voluta essere cielo… avrei potuto essere sguardo immenso rivolto sempre con tenerezza in ognuno… Sarei voluta essere sole, avrei potuto infiltrarmi di raggi sorridenti a far brillare labbra qualche volta meste, avrei voluto essere anche nube, mi sarei sciolta in mille gocce di perle di carezze su ogni cuore che crede, come me, all’amicizia.
Siamo anime che si sentono a disagio per colpa di corpi messi fuori posto.
Era lì seduto e pensava. Pensava che erano i suoi ultimi pensieri. E a chi poteva o doveva dedicarli. Sentiva la sua faccia e il vento e la terra. Sorrise. Uno sbuffo dalle sue labbra spazzò via un minuscolo insetto dalle catene… ecco, le catene gli facevano paura. Qualche lacrima, per prendere un po’ di tempo? Si buttò come fosse stato, all’improvviso, spintonato. Fine.
Le emozioni sono piccoli momenti che vivi intensamente. E rimangono, sono parte di noi. Possono essere di amore. Di dolore, di solitudine o di gioia e diventano come dei mattoni con i quali costruiamo la nostra vita. Certo non possiamo cambiarle perché sono lì, ma possiamo decidere il modo con cui posizionarli.