Anonimo – Stati d’Animo
Le parole che non dico sono quelle che non voglio sentire.
Le parole che non dico sono quelle che non voglio sentire.
Ti guardi dentro e cerchi nel tuo cielo un altro cielo. Voli. Poi, ti fermi. Rifletti e ti scomponi pure. Un altro cielo nel tuo cielo. Caduta libera per sentire la forza di gravità. Ti estranei e, poi, rinvieni. Un cielo. Un altro cielo. Corri senza freno mentre le palpebre si bagnano d’ebbrezza. Corri quasi solo. Insegui quella comprensione, quella sensibilità, quella lealtà. Insegui. Pervieni quasi solo. Ti giri, ti rigiri, ancora giri. Stringi i denti mentre sta sopraggiungendo un sorriso. Un altro cielo nel tuo cielo.
Io amo la pioggia quando sbatte sui vetri,ho paura del lampo,aspetto il tuono in silenzio,mi rivedo con le scarpe rotte in mezzo alla campagna fra case di creta e carretti di legno, trovo ancora la forza di distruggere le mani in un commosso abbandono mi sto fermo raramente a guardare il sole, solo allora vedo un bambino che gioca con le nuvole ed io asciugo le mie lacrime.
Se ciò che si dice di noi non ci tocca in alcun modo, perché logorarci in imprese subordinate comunque all’approvazione altrui?
Perché se tu ogni giorno ti metti un calzino diverso dall’altro e nessuno te lo dice, tu continuerai a farlo e non capirai mai che hai due calzini diversi…
Malgrado gli anni e le distanze, ci sono persone che non si dimenticheranno mai.
Le donne piangono il giorno del matrimonio. Gli uomini dopo.