Kahlil Gibran (Gibran Khalil Gibran) – Stati d’Animo
Quando aneli a felicità a cui non sai dare nome, e quando soffri senza capire perché, proprio allora stai crescendo con quanto cresce, e ti stai elevando verso il tuo io più grande.
Quando aneli a felicità a cui non sai dare nome, e quando soffri senza capire perché, proprio allora stai crescendo con quanto cresce, e ti stai elevando verso il tuo io più grande.
Le carezze sono come i graffi, lasciano il segno.
Chi s’attrista pensando all’ozio, non può essere ozioso, e desto è colui che crede di dormire.
Quella immagine le si era impiantata negli occhi e stava pressando fortemente il cuore. Sembrava una farfalla di rara bellezza e dai colori forti. Nel cuore di chi osservava però si lasciava presagire un brutto presentimento: quanto sarebbero durati quei colori?
Siamo fatti di visi, di storie di “fattene una ragione”, siamo fatti di ciò che perdiamo e di quello che ancora non abbiamo trovato.
Sai cosa fa rabbia? Accorgersi che ogni cosa in cui hai creduto si riveli poi una grande bufala.
Vorrei morire cieco per non vedere la gioia di chi mi odia e la tristezza di chi mi ama.