Nicola Sichi – Stati d’Animo
Ti ho detto: “Ti voglio bene!”Tu sei diventata rossa.Poi dai tuoi occhi è nato un sorriso… hai immaginato fossi lui.
Ti ho detto: “Ti voglio bene!”Tu sei diventata rossa.Poi dai tuoi occhi è nato un sorriso… hai immaginato fossi lui.
Non riuscirò proprio mai a capire come mai la gente più cattiva, sia sempre la più felice e fortunata, mentre a quelle come me, ne capita una dietro l’altra. Da domani voglio diventare cattiva pure io!
Se vivi un’emozione, devi saper bere, non tracannare!
Quello che nasce nel cuore, non può morire nella ragione.
Perché poi alla fine, siamo coinvolti dal nostro presente, non da ieri ne da domani.
La sensibilità è un’anima che ode ogni impercettibile malore del mondo. Ascolto sviluppato per le forti percosse subite. La sensibilità è l’orecchio di Dio.
Come una fotografia impressa nella mente dove scorrono immagini di emozioni, frammenti di vita che si conservano per non morire mai immagini di strade, di fiori, immagini di città e di mari, immagini che solo a guardarli ti emozioni talmente tanto che a volte ti capita di rimanere senza parola. Immagini di mani che sfiorano un viso stanco e che lo scaldano attraverso la luce di un cuore che ti ama, di un’anima che brilla e che desidera di essere stretta tra le braccia di un bacio sognato, un bacio sussurrato dall’ebrezza dei sospiri, e poi lo senti scivolare nel cassetto dei ricordi, in un cassetto che quando lo riapri le lacrime scendono inaspettatamente senza nemmeno accorgersi che quelle lacrime sono il frutto di un amore lontano. E come una fotografia la porti al petto per scaldarla dai battiti di un lieve ricordo.