Matteo M. – Stati d’Animo
È inutile rimpiangere ciò che si è fatto perché se lo si è fatto volevamo davvero che accadesse.
È inutile rimpiangere ciò che si è fatto perché se lo si è fatto volevamo davvero che accadesse.
Il suono dolce di un pianoforte, melodia lontana di un momento oscuro che risale alla mente. Il ricordo di un attimo che si è liberato nel tempo. Il mio rincorrere le stelle, utopia raggiungibile. La gioia di avere afferrato la più luminosa. E sapere che ne sarò illuminato per sempre.
Qualcuno misura singhiozzando l’estensione dell’alba.Qualcuno pugnala il cuscino in cerca del suo impossibile spazio di quiete.
Sei così bella ma vorresti sparire, in mezzo a tutte queste facce, come se con te sparisse anche il dolore senza lasciare tracce.
Conosco me stesso e questo è più che sufficiente; quindi il giudizio della gente mi lascia indifferente.
Nei silenzi della solitudine i pensieri si pongono domande rispondendosi spesso a seconda dell’umore paziente o infelice del cuore.
Impariamo a non soffrire più per chi ha saputo regalarci solo delusione. Pensiamo e riflettiamo sul fatto che chi ci ha solo fatto soffrire non ha nulla che ci potrà mancare. Non può mancare il dolore, le batoste, le bugie e qualcuno che c’è ma non c’è. Riflettiamo su noi stessi, abbiamo il coraggio di guardarci dentro un solo attimo e con sincerità: siamo a pezzi! E per chi!? Per coloro che non ci hanno detto la verità? Che senza scrupoli ci hanno deluso e tradito? Per chi si è ricordato di noi solo quando non aveva di meglio da fare? Allora impariamo! Impariamo ad esserci per chi merita e a piangere per chi ci ha dato e lasciato qualcosa di indelebile. A soffrire per chi ha dato alla nostra persona la giusta attenzione e ciò di cui era meritevole. Il resto non è cosa per cui soffrire, ma qualcosa da mandare semplicemente a “fanculo” per continuare a vivere come meritiamo.