Carl William Brown – Stati d’Animo
Non esiste il male, esiste solo chi non conosce il bene.
Non esiste il male, esiste solo chi non conosce il bene.
Siamo capaci di vivere con noi stessi?
La logica ci frega sempre. Non è il momento giusto, non è la persona per me, non durerebbe, non sono pronto. La logica inventa scuse, crea alibi, alimenta incertezze, costruisce scappatoie. L’amore non è questione di logica però, bisogna avere il coraggio di osare. Un cuore sa cosa è meglio per se stesso, tu seguilo, e sarai felice.
Incateno all’anima le persone più belle. Le lego a me quasi con prepotenza, non per il bisogno di possederle, ma perché sono certa che le belle persone quando hai la fortuna di incontrarle meritano un posto privilegiato nel tuo cuore. Incateno a me attimi vissuti con loro, percorsi vicini, affini e anche diversi se sono stati condivisi, sostenuti a vicenda e superati. Incateno a me le cadute, quelle solitarie e quelle in comune perché in quelle solitarie ho trovato queste persone pronte ad aiutarmi a rimettermi in piedi e in quelle in comune ci siamo stretti forte l’uno con l’altro per riprendere le forze. Incateno a me momenti e emozioni che mi hanno lasciato qualcosa, parole che mi hanno fatto da insegnamento e anche lacrime che assieme abbiamo versato, condiviso e asciugato.
Dapprima, le persone si trovano. sembra che ogni angolo della terra riservi emozione nell’ordine del fugace, del consumo; poi, le persone si cercano. sembra che la solitudine sia intollerabile e che la definizione di noi stessi debba essere filtrata dalla presenza dell’altro, siamo sospinti dal bisogno che è essenza della miseria, catturiamo ed afferriamo, scegliamo per scappare da qualcosa e abitare in qualcos’altro; solo dopo, le persone si scoprono: entriamo in contatto con le anime prima che con la pelle, con la polvere del passato, dei vissuti, degli errori, dei rimorsi, dei rimpianti, delle fragilità e solo dopo esserci immersi nelle acque profonde dell’essere ne usciamo bagnati e pregni.
C’è chi dice che non porta rancore, chi non sa odiare, chi perdona tutto. Sinceramente lo trovo un po poco reale. Quando ti feriscono provi rabbia e rancore, ma questo non vuol dire che fai di quel rancore la tua ossessione. Con il tempo si trasforma in schifo e in pena. L’odio che è un’altra forma di rabbia, anch’esso nel tempo sparisce tramutandosi in indifferenza. Ma tutti lo abbiamo provato. C’è chi ne fa una ragione di vita, per invidia, frustrazione e cattiveria d’animo facendolo divenire qualcosa di distruttivo per se stessi e chi lo prova sul momento ma lo dimentica tramutandolo in altro perché questo è assolutamente più intelligente e costruttivo a livello personale!
Quella immagine le si era impiantata negli occhi e stava pressando fortemente il cuore. Sembrava una farfalla di rara bellezza e dai colori forti. Nel cuore di chi osservava però si lasciava presagire un brutto presentimento: quanto sarebbero durati quei colori?