Alan Bleasdale – Stati d’Animo
Penso che quando il dispiacere di avere cinquanta anni colpisce, si ha solo il desiderio di stare a casa e fare un bel pianto.
Penso che quando il dispiacere di avere cinquanta anni colpisce, si ha solo il desiderio di stare a casa e fare un bel pianto.
Nella vita tutti attraversiamo periodi di buio, ma siamo noi a decidere se rimanere immobili aspettando che qualcuno arrivi a farci luce o se camminare, pur non vedendo nulla, e andare avanti guardandoci intorno per cercare un punto di luce e raggiungerlo.
L’invidia è una ferita che c’è nel cuore di coloro che sognano e sanguina quando il sogno finisce e sono altri a sognare al posto loro.
Se vali veramente, con fatica, riuscirai ad emergere anche senza l’aiuto di qualcuno. Chi non è stupido i tuoi valori li apprezzerà.
Mi odio. Mi odio perché sono il tipo di persona che non riesce a tirar fuori le solite frasi dolci. Non a voce. Ci provo pure a farle uscire, tra me e me penso “adesso glielo dico un – mi manchi”. Ma come se in quel momento, come un nodo stretto, mi andasse via la voce. Non sono portata per i “ti amo” urlati, per i “abbracciami” richiesti. Sono più la ragazza di un “vaffanculo”, di un “ti odio”, di “non li voglio i tuoi baci”, seguiti da sorrisi, da abbracci silenziosi. Mi odio perché sono così chiusa, barricata in me stessa, mix di paure e incertezze da portare una corazza, chiamata “acidità”.
Aprire la finestra sull’immensità del mare è come sentire la tua anima che si veste d’infinito!
Sono stufa di stupirmi delle persone, dei loro comportamenti, dei loro atteggiamenti, delle loro parole; voglio stupirmi delle cose belle, dei tramonti, delle stelle, dei sorrisi, dei piccoli gesti, della semplicità.