Johann Wolfgang Goethe – Stati d’Animo
Chi crede nell’immortalità si goda la sua felicità in silenzio, non ha nessun motivo di darsi delle arie.
Chi crede nell’immortalità si goda la sua felicità in silenzio, non ha nessun motivo di darsi delle arie.
Più che per l’influenza di chi ci circonda, si cambia per la mancanza di chi non c’è più, dalla voglia di arricchire i vuoti esterni, ma soprattutto i vuoti dell’anima.
Quel male vestiva ancora troppo aderentemente la sua pelle che non riusciva a far entrare il bene neanche se voleva.
Ho sempre gridato il mio dolore dentro di me, ho voluto proteggere chi mi stava accanto, non condividendo la mia morte dell’anima. ricordi orrendi, ricordi che non posso e non voglio cancellare, il ricordo seppur doloroso fortifica, io mi sento forte di fronte ad esso, a volte lo amo pure, ma l’anima rischia di sanguinare in modo copioso tante volte, è là che ho bisogno di isolarmi io. I miei ricordi e, il mio dolore.
Ci sono parole pronunciate che possono gioire l’anima, altre che possono fartela sanguinare come fosse una pugnalata al cuore.
La delusione lo si spiega dal volere rivedere inutilmente riflessi in altri le nostre vere gioie, le virtù. Il momento in cui ci deludiamo è il momento di apprezzarci ancor di più.
Le belle serate finiscono sempre il giorno dopo.