Roberto Gervaso – Stati d’Animo
Niente più m’immalinconisce dei bambini che crescono e m’intristisce di quelli che soffrono.
Niente più m’immalinconisce dei bambini che crescono e m’intristisce di quelli che soffrono.
La dove c’è sofferenza, non ci potra mai stare la tranquillità!
Cos’è il sigillo della raggiunta libertà? Non provare più vergogna davanti a se stessi.
Ci sono “tocchi” che dicono più di tante parole.
A cosa serve l’orgoglio? A niente. Spesso per stupido orgoglio si perdono cose, ma soprattutto persone.
Una preghiera inversa di voglie al contrario, con le richieste sottosopra, le mani giunte dietro alla schiena, il cuore a destra, bisogni superflui, poco esistenziali, spesso, biechi. Offro le spalle come saluto. Non mi genufletto e mi crocifiggo da sola. Espio. Confesso. Non mi assolvo. Mi faccio carne. Pietanza da divorare alla mercè di cannibali incontrati in strada. Ovunque. Rientro in me, monastica, nei chiostri rassicuranti della solitudine strutturale, in ritiro spirituale, sabbatico.
Non sopporto quelle persone che si definiscono Brave e buone e poi non hanno il coraggio di ammettere di aver sbagliato e ignorano che sono esseri umani come dire imperfetti.