Romano Battaglia – Stati d’Animo
Quando la malinconia ci stravolge l’anima, quandi ci sembra che nulla abbia più un senso, a chi possiamo rivolgerci? A che cosa possiamo aggrapparci per non venire travolti dallo sconforto? A Dio.
Quando la malinconia ci stravolge l’anima, quandi ci sembra che nulla abbia più un senso, a chi possiamo rivolgerci? A che cosa possiamo aggrapparci per non venire travolti dallo sconforto? A Dio.
E la sera arriva e chi ha un po’ di coscienza mette sul piatto della bilancia il suo giorno per intero; a volte, crollo ancor prima perché la coscienza, anche se più pesante, sembra essere più leggera della stanchezza e già il mattino seguente, per fortuna o per semplice rintontimento, è amnesia. Ma quando la notte ce la faccio, mi ritaglio questo spazio e parlo sola, comunque col tetto e penso: fortuna poter contare in un tetto sulla testa e mi giro dall’altra parte più serena!
La ragione per cui tutti noi amiamo parlare così bene di noi stessi è che abbiamo timore di noi stessi. La base dell’ottimismo è il terrore puro.
Ci sono certi giorni in cui, già dal mattino, la nostalgia fa da padrona nel tuo cuore con una tale forza che nemmeno il calore del sole, il sorriso più sincero, l’intensità di un gesto possono cacciare via, e lì vi rimane sperando che lo spegnersi dell’ultima stella della notte se la porti con sé.
Non sai per sempre che cosa voglia dir no! Rispose: non so che vuol dire? Per sempre vuol dire morire… si addormentarsi la sera e restare così come s’era per sempre.
Dopo aver conquistato l’Everest con tanta speranza e sacrifici, ti accorgerai del senso di vuoto dopo essere tornato a terra contro volontà.
Quando qualcuno ti entra dentro non puoi tirarlo fuori, non puoi cancellarlo. Lo tieni li intrappolato tra i sentimenti, incastonato nel cuore, protetto dal mondo. Lo tieni li per sempre, anche se a volte fa male.