Luciano Guareschi – Televisione
Non capisco perché alla televisione, per fare la pubblicità di un pannolino, abbiano scelto un neonato che fa la pipì blu.
Non capisco perché alla televisione, per fare la pubblicità di un pannolino, abbiano scelto un neonato che fa la pipì blu.
È un nuovo ricco: è passato direttamente dalla tinozza alla Jacuzzi, senza nemmeno passare dalla vasca da bagno.
Se si insiste un po’ con le “comunicazioni di mercato” – così le chiamano – o se si insiste un po’ con ben fatti “spot” televisivi, si riesce anche a convincere i millepiedi che si fa più in fretta e si fa meno fatica a viaggiare con l’aereo piuttosto che a piedi (anche con duemila piedi). È possibile anche convincere le farfalle notturne che è meglio comperare un televisore per guardare le farfalline che fanno la pubblicità seminude con mutande di vetri Swarovski, piuttosto che girare qua e là nel profumo dei prati aspettando di addormentarsi per sempre.
La “diossina” prodotta dai Reality Show, sta provocando la caduta e il declino dell’intelligenza umana.
La TV trasforma l’uomo a sua immagine e somiglianza.La TV tiene in ostaggio il pensiero umano, trasformando e deformando gli ideali di una società.
Un tempo la chiesa era il maggior centro di comunicazione fasulla, ora il suo posto è stato rilevato dalla televisione.
Le immagini stereotipate della seduzione sono appena comprensibili in quel teatrino manierato che è la pubblicità, ma diventano davvero fuori luogo quando invadono gli schermi, la vita d’ogni giorno.