Marghy Ferrara – Tempi Moderni
Lo hanno chiamato “divorzio breve” perché “è una cosa così lunga che è meglio che la finiamo qui” pareva brutto.
Lo hanno chiamato “divorzio breve” perché “è una cosa così lunga che è meglio che la finiamo qui” pareva brutto.
Non sono una donna tutta d’un pezzo. Sono un essere che ha dovuto raccogliere con le proprie mani la sua anima in frantumi e ricostruire pezzo dopo pezzo la sua storia, cementando ogni pezzo con le sue sole forze. Anche i grattacieli più imponenti non sono altro che mattoni assemblati, resi indistruttibili da un lavoro lungo e paziente di chi, pur avendo le vertigini, non ha guardato in basso ma ha fissato l’infinito.
Sono tutte fighe su facebook, fino a quando non spengono il computer e fanno i conti con la realtà.
La frase contiene espressioni adatte ad un solo pubblico adulto.Per leggerla comunque clicca qui.
Ho come l’impressione, utilizzando la metropolitana, che gli adolescenti, oggi, perdano la verginità all’età in cui io mi divertivo a nutrire i ragni, ma ascoltando i loro discorsi, temo che moriranno vergini d’amore.
Di fronte a certe cose non ho più parole, solo parolacce.
Vivo un’epoca nella quale sensibilità è sinonimo di debolezza, romanticismo è sinonimo di anacronismo e altruismo è sinonimo di ingenuità. Credo tuttavia che non siano mai sbagliate le ere, ma chi ne è falso protagonista, perché occorre un’incommensurabile audacia per esserne invece antagonista.