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Orazio Andrea Santagati – Tempi Moderni

Il mondo è pieno di belle parole e di idee propositive. Se non fosse per la convenienza, la volontà potrebbe renderlo perfetto.

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    Del resto, che c’era di giusto? C’era mai stata giustizia, anche solo per un momento, per i pesci piccoli? Tutte quelle stronzate che gli davano a bere sulla democrazia e le pari opportunità non servivano altro che a tenerli buoni, perché non bruciassero tutta la baracca. Certo, una volta ogni tanto c’era qualcuno che riusciva a tirarsi fuori dalle macerie e a emergere. Ma per ognuno di questi ce n’erano centinaia di migliaia in mezzo a una strada o in prigione o in un manicomio, o suicidi o drogati o sbronzi. E molti e molti di più che facevano lavori spregevoli e mal pagati e buttavano via tutti gli anni della loro vita in cambio della pura e semplice sopravvivenza. La schiavitù non era stata eliminata affatto, era solo stata allargata fino a comprendere i nove decimi della popolazione. Dappertutto. Santa merda.

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    Viviamo in tempi scollacciati rispetto a quelli più morigerati diuna volta. La bellezza è diventata il grimaldello per forzare erubare l’attenzione degli altri, attirandola su se stessi. E noi tutti lìa fare il palo, colpevolmente complici di questo degrado. Bastiguardare alcuni programmi televisivi, artificiosamente creati perottenere lo scopo e veicolarne il messaggio.Mentre loro, i protagonisti dello scempio, si dividono a suon disoldini il prodotto delle loro imprese, noi invece moltiplichiamo ilprodotto della nostra stupidità. Se sei asino ma bello, puoi averefortuna. Se hai belle tette e chiappe, hai già prenotato un ascensore per il paradiso. Se hai palle sotto, tali da far sentire il peso della loro maestà, nessuno oserà dire che seiun “sottotenente”, ti promuoveranno colonnello con incarichi speciali. E quand’anche tu fossi scemo, leggero, inaffidabile, falso ma bello, non devi assolutamente disperare; potrai sempre ottenere uno scranno in Parlamento.Purché a parlare siano gli altri… quelli brutti, ma con cultura.