Anna Maria D’Alò – Tempi Moderni
Ho nostalgia di una lettera scritta a mano, ormai i tasti del computer hanno eliminato l’individualità della propria grafia.
Ho nostalgia di una lettera scritta a mano, ormai i tasti del computer hanno eliminato l’individualità della propria grafia.
La danza è la vita, quando balli esisti. Anche se alla fine sei sfinita e dolorante, ti senti ubriaca e viva.
Per essere se stessi bisogna essere qualcuno.
La vita inizia ogni volta che esci dal tunnel del buio per andare incontro alla luce.
Duemila anni fa l’orgoglio più grande era poter dire civis Romanus sum [sono un cittadino romano]. Oggi, nel mondo libero, l’orgoglio più grande è dire “Ich bin ein Berliner” [io sono un berlinese]. Tutti gli uomini liberi, dovunque essi vivano, sono cittadini di Berlino, e quindi, come uomo libero, sono orgoglioso delle parole “Ich bin ein Berliner!”
Si diventa cornice del proprio mondo solo se si è anche immagine.
L’emozione della prima volta all’iscrizione su Facebook: tutto nuovo, tutto così elettrizzante. La novità si sa rende l’uomo ladro, ma purtroppo non è mancata la delusione dietro l’angolo: tutte queste maschere, tutta questa falsità, l’arrivismo e il cinismo del protagonismo, essere qualcuno conta più dell’essere vero, un mondo assurdo, un mondo che non fa per me.