Jean-Paul Malfatti – Tempi Moderni
Natale: mangiare, bere, ruttare, pisolare, sbavare, bere, mangiare, ruttare, dormire, russare, sbavare e sborniare fino al lunedì dopo.
Natale: mangiare, bere, ruttare, pisolare, sbavare, bere, mangiare, ruttare, dormire, russare, sbavare e sborniare fino al lunedì dopo.
Avevo fame… fame di amore, fame di amare.Ho amato ed amo ancora, ma ancora ho…
Even may i be mad, but i’m quite aware of my madness.Può anche darsi che io sia pazzo, ma mi sono bene accorto della mia pazzia.
È il contatto che ci manca in una società dove si predilige il rapporto virtuale. Entri in un luogo pubblico e, mentre sei lì che aspetti, son tutti ipnotizzati davanti allo schermo del proprio Iphone. Niente dialogo, scambio di battute, tutto un botta e risposta su Whatsapp, o interminabile interagire coi giochi sui social. Pare non abbiamo più nulla da raccontarci, da inventarci. Solo un copia incolla di link da mandarci, di frasi fatte, di messaggi brevi, magari inaccessibili come codici fiscali, musica da postare, ma il linguaggio è fermo. Trovandoci uno di fronte all’altro o in comitiva ognuno guarda il proprio cellulare, pare sia lui il protagonista di ogni conversazione, sia lui a parlare per noi, più di noi. È il contatto, quello di sguardi, di sorrisi, di discorsi, è il contatto che ci manca.
Amo essere gay e soprattutto vivere da gay. È un orientamento sessuale che ha tantissimo a che fare col mio modo di essere e vivere che credo che non riuscirò mai a farne a meno.
Noi siamo fatti al 90% d’acqua e al 10% di passione. La nostra fine non è la fine del 10% che resta nei cuori e nelle menti di chi ci ha conosciuti, ci ha cresciuti, ci ha combattuti e di chi ci ha amati.
I social network sono strumenti che a seconda l’uso che se ne fa, possono essere nocivi alla persona come alla società. È pur vero che facilita la relazione tra persone, bisogno primario di ogni uomo. Siamo vicini ma navighiamo lontano. Siamo gomito a gomito e chattiamo… Questo andar dietro le apparenze perdendo di vista l’essenziale esisteva anche prima dell’avvento di internet nelle nostre case. Ma un tempo c’era più pudore e meno esibizionismo. Oggi, invece, nella rete che ci ha agguantati, incombe una minaccia: la noia.