Pasquale Maisto – Tempi Moderni
Il più grande problema della nostra epoca è la totale assenza di filosofia. Non ci poniamo più le domande. Diamo tutto per scontato.
Il più grande problema della nostra epoca è la totale assenza di filosofia. Non ci poniamo più le domande. Diamo tutto per scontato.
Più l’uomo si conosce, più evolve. Più evolve, più si criticizza, finendo per bloccarsi se non accetta di avere pietà per se stesso.
In un’epoca di pazzia, credersi immuni dalla pazzia è una forma di pazzia.
Uscire con certe ragazze per quanto oggettivamente attraenti, ricercate, popolari. È come uscire con una borsa di Hermes: te la guardano tutti ma non te ne fai un cazzo. Non c’è bellezza che regga senza anima a sostegno.
Forse in Italia più che l’alcool ne ammazza le promesse mancate.
Come può una gravida leggere un giornale quotidiano senza abortire subito?
Vivere fuori dagli schemi è l’unica cura contro questa asfissiante società falsa e consumista pronta a puntarti il dito addosso. Pronta ad inglobarti nella sua monotonia. Bisogna alienarsi dai canoni che ci vogliono come un fluire di immagini mutanti in relazione agli occhi che ci osservano. Bisogna essere sempre veri, cristallizzarsi in un’unica forma che rimanga autentica in questa ipocrita umanità che robotizza anche i sentimenti. Sempre pronti a difendere i propri confini senza mai attaccare quelli degli altri. Portare avanti con decisione i propri ideali essendo però capaci di correggerli in corsa. Ragionare con la propria mente tenendo intelligentemente conto di quello che ci circonda. Bisogna vivere fuori dalla “gabbia” dando comunque importanza ad essa. Il mondo è malato, e noi siamo l’antidoto. Noi giovani – giovani con la voglia di “spaccare tutto” – giovani che vogliono dimostrare a coloro i quali tentano di intercalarci in un sistema statico e marcio che noi siamo il “caos”. Dimostriamo che non siamo la “crazy generation” ma solo ragazzi che riescono ad affiancare il divertimento estremo ad una maturità che riesce a convivere con la nostra voglia di libertà rendendo la nostra esistenza una dolce congerie di tutto ciò. Lottiamo! E puntiamo sempre alla luna che da lassù ci osserva incontrastata, nel peggiori dei casi avremo passeggiato a testa alta tra le stelle del firmamento.