Maicol Cortesi – Tempi Moderni
Nei Social Network il corpo è necessario solo per digitare sulla tastiera.
Nei Social Network il corpo è necessario solo per digitare sulla tastiera.
Nulla è esasperante quanto la tranquillità. Vi è qualcosa di sicuramente brutale nel buonumore della maggior parte degli uomini moderni. Mi fa meraviglia che noi donne lo si tolleri con tanta buona grazia.
È difficile trovare persone d’animo buono in crudeli ranghi.
Possiamo avere un’ottima vista ma essere ciechi.
Tutta l’arte è un vaneggio, la politica è un vaneggio; i supermercati e le autostrade, la scienza e la letteratura, la filosofia e la guerra. La religione è un vaneggio, le chiese e le sigarette. L’amore è uno dei vaneggi più grandi. Noi stessi siamo un vaneggio chimico che sta in piedi e parla per non so quale tipo di miracolo. Siamo arte, la terra è arte e un vaneggio perché l’universo è un vaneggio enorme. Questo stesso commento è un vaneggio, ma qualcuno potrebbe considerarlo poetico e quindi arte. Secondo me è arte tutto quello che contiene l’impegno di una qualsiasi parte del cervello e i sentimenti, soprattutto gli ultimi perché sono un vaneggio del cervello e aiutano a produrre arte, più grande è il sentimento, più grande è il vaneggio, più grande è l’opera. Oggi mi andava di pensarla così, domani potrei anche pensarla in modo diverso, ma credo di no, ne sono quasi certo.
Non si ha più voglia di amare ed essere amati, perché ai tempi d’oggi l’amore è malato e si rischia di ammalarci.
Sto scrivendo dall’anno 2389: i grattacieli sono alti chilometri, ci si sposta col teletrasporto, sulla luna hanno appena inaugurato un parco divertimenti, c’è un Papa androide, le piante puzzano di plastica però la gentilezza è tornata di moda.