Francesco Iannì – Tempi Moderni
Alle volte mi riesce facile pensare che l’uomo si sia dato troppe leggi e regole a cui spesso non riesce a sottostare.
Alle volte mi riesce facile pensare che l’uomo si sia dato troppe leggi e regole a cui spesso non riesce a sottostare.
Ripensando a un anno fa, so per certo che rifarei tutto, ma con più grinta e più carattere, senza compromessi. Io sono come sono e non mi cambierò mai, è il mio sorriso adesso che deve ritornare sul mio volto. È come un puzzle di 3000 pezzi, ci vuole pazienza nel riordinarli e a suddividerli per colore e forma, per poi intersecarli fra loro, ma per fare questo occorre molto tempo. Il tempo adesso non mi è molto amico, i miei pensieri si affollano nella testa e sembrano in confusione, attratti solo da un unico interesse, proprio quello a cui non dovrei pensare e mi fa star male. A poco servono le parole delle persone care, per cercare di aiutarmi a stare meglio, è da me che deve partire l’imput, me e solo me. Ci sono momenti in cui pecco di allegria apparente, altri di netta sofferenza, non è giusto ma è così, adesso. Vorrei essere come la fenice, morire e rinascere dalle proprie ceneri, più forte che mai.
A cosa servono le emoticon? A far credere che fai ciò che scrivi.
Avete fatto caso che il futuro non arriva mai? Che sia lui che sta aspettando noi?
Mi dicono pignolo, come in Italia chiamano chiunque faccia il proprio dovere.
Esiste un universo nascosto dentro ognuno di noi. Un universo in cui, talvolta, qualcuno rischia di perdersi.
Oggi manca la fedeltà, l’essere umano non è fedele nemmeno a se stesso.