Francesco Iannì – Tempi Moderni
Comandare non è mai stato così difficile come oggi; tutti vogliono guidare a tutti i costi, ignorando che anche il passeggero può godere allo stesso modo del tragitto.
Comandare non è mai stato così difficile come oggi; tutti vogliono guidare a tutti i costi, ignorando che anche il passeggero può godere allo stesso modo del tragitto.
C’è chi è troppo sincero, per dare la risposta più facile.
Del resto, che c’era di giusto? C’era mai stata giustizia, anche solo per un momento, per i pesci piccoli? Tutte quelle stronzate che gli davano a bere sulla democrazia e le pari opportunità non servivano altro che a tenerli buoni, perché non bruciassero tutta la baracca. Certo, una volta ogni tanto c’era qualcuno che riusciva a tirarsi fuori dalle macerie e a emergere. Ma per ognuno di questi ce n’erano centinaia di migliaia in mezzo a una strada o in prigione o in un manicomio, o suicidi o drogati o sbronzi. E molti e molti di più che facevano lavori spregevoli e mal pagati e buttavano via tutti gli anni della loro vita in cambio della pura e semplice sopravvivenza. La schiavitù non era stata eliminata affatto, era solo stata allargata fino a comprendere i nove decimi della popolazione. Dappertutto. Santa merda.
È straordinario pensare che delle semplici lettere che si susseguono possano far scatenare una serie…
Non importa se il tragitto in metro o in autobus dura dieci ore, basta che la strada a piedi, da e per la metro sia misurabile in minuti.
Se per piacere agli altri hai bisogno di insultare o di ridicolizzare un innocente, allora…
Sono sempre più convinto che, nella vita, non importi tanto il “dove” quanto il “con chi”. Si può credere di essere felici nel posto più bello del mondo, ma se poi non si ha nessuno a cui poterlo dire, tutto svanisce. Perché la felicità è reale solo quando è condivisa.