Cristina Sali – Tempi Moderni
La pazzia? Non è sempre una malattia, a volte è il disperato bisogno di evadere da questa triste realtà.
La pazzia? Non è sempre una malattia, a volte è il disperato bisogno di evadere da questa triste realtà.
Il sesso virtuale? È come fare l’amore sottovetro, unico vantaggio? Non si corre il rischio di prendere qualche malattia.
Il tempo acquista una durata tanto maggiore, quanto più la sua fuga sembra rapida.
Frequentare tanta gente ti permette di tornare a casa e non sapere più niente di te. In compenso, sai tutto degli altri.
Non si può più vivere in questo Stato/stato.
Non è che non sono più capace di amare, oggigiorno, innamorarsi è facile e immediato come un click. È che non ci credo più.Tutti quei sacrifici, tutta quella sofferenza, tutti quegli sguardi, tutti quei sorrisi, il capirsi al volo, l’entrare in sintonia, per poi essere gettati via, nemmeno fossimo la carta di una brioches.Per molte persone la fase più importante di una storia d’amore è l’inizio, con tutta quella passione, la tachicardia, le farfalle nello stomaco. Per me non è così, la parte più avvenente è la costanza, l’empatia che si viene a creare col tempo. Non che l’amore diventi abitudine, ma che la voglia di stare insieme, sia l’abitudine come conseguenza dell’amore.Alla maggior parte delle persone, non interessa la costanza, la loro unica preoccupazione è l’apice.Come possiamo credere in qualcosa che la massa vuole consumare, piuttosto che conservare?
Schiavi di un sistema che ti obbliga a sottostare a regole imposte da chi ha un potere nato dallo sfruttamento di menti superiori alle loro, vediamo scorrere giornate che nascono e muoiono allo stesso modo, respirando esalazioni di veleni che ci tolgono il respiro.