Cristina Sali – Tempi Moderni
La pazzia? Non è sempre una malattia, a volte è il disperato bisogno di evadere da questa triste realtà.
La pazzia? Non è sempre una malattia, a volte è il disperato bisogno di evadere da questa triste realtà.
L’epoca odierna può essere considerata una delle più aride culturalmente, un’epoca che appare interamente dominata dal consumismo, dalla superficialità e dal commercio del piacere.
Bisogna adattarsi al presente, anche se ci pare meglio il passato.
Difficile capire il perché, persone iscritte ai Social Network si meravigliano quando ricevono una cosiddetta “fregatura”. Dovrebbero meravigliarsi invece, quando vengono riempiti di consensi, attenzioni, gentilezze, eccetera che non hanno mai ricevuto nella vita reale. Troppo facile sparare a zero dopo, se si chiama mondo virtuale ci sarà pure un motivo, quindi come ci si esalta nei momenti migliori e si accettano, così dovrebbe essere anche per il contrario.
Ogni giorno incontriamo il nostro destino, ma siamo troppo occupati a smanettare col telefonino.
Stiamo nel 2015 e si fraintende ancora affetto e amicizia con maliziosità e altro.
Si vede girare molte cose su facebook. Si leggono molte parole e si dicono molte cose nel virtuale. Del resto è facile essere chi non siamo, chi vorremmo essere, ma poi c’è sempre quel passo falso che ti frega. C’è sempre quell’errore che fa cadere la maschera. Sempre meglio essere chi si è veramente.