Negramaro – Tempi Moderni
Mi cerco in parole nuove che odorano di vita, e in queste trovo altro da me.
Mi cerco in parole nuove che odorano di vita, e in queste trovo altro da me.
Al giorno d’oggi il carcere è diventato una specie di “vacanza”: svago, sigarette, donne, pene minime, favori di ogni tipo. Mi chiedo se non cominceranno a fare gli esami di ammissione per chi vuole riposarsi qualche giorno a costo zero.
È triste scoprire che l’idiozia ha più fan del senno. Considerando che i link più stupidi e inutili ricevono milioni di “mi piace” e di “condivisioni”, comprendo perché il mondo va sempre peggio; là fuori c’è un numero impreciso di stolti megalomani, paurosi di staccarsi da papino “omologato” e da mammina “massa”.
Siamo nel ventunesimo secolo e ancora nessuno è riuscito a spiegare le uniche due realtà: “la volgarità e la morte”.
Biglietto solo andata per… l’altrove!
Una volta ci si innamorava, ci si sposava serenamente, senza badare alla data: si alla data di scadenza!
Il poveraccio che chiami così è magari un padre che sta lottando contro tutti per poter lavorare e rendere felici i propri figli, la ragazza che chiami anoressica sta cercando di mangiare e non di vomitare, la signora che chiami vecchia sta tentando di farsi accettare non per le rughe ma per l’esperienza che ti può raccontare come si raccontano le storie di vita, il ragazzo gay non è un diverso ma è colui che riesce a mostrarsi al mondo per quello che è, senza vergogna. Se non sai nulla di loro, osservali, aprendo gli occhi e non la bocca.