Gianni Rodari – Tempi Moderni
Le cose che esistono già non c’è bisogno di disegnarle.Io ne disegno di nuove e mi diverto a guardarle.
Le cose che esistono già non c’è bisogno di disegnarle.Io ne disegno di nuove e mi diverto a guardarle.
Le penne dei giornalisti si rifiuterebbero di funzionare se solo sapessero leggere cosa scrivono.
Noi giovani d’oggi annaspiamo in un oceano di incertezze.
Abbiamo perso di vista quanta importanza ha uno sguardo e quasi dimenticato che dolce sapore può avere un bacio. In fondo siamo gli sfortunati uomini nati nell’era tecnologica, dove anche l’amore è sempre più spesso solo qualcosa di “virtuale”.
Non sono contraria alla donazione di organi. Spero solo che non me li espiantino quando sono ancora viva e vegeta.
Un tempo si scattavano fotografie per immortalare momenti importanti: un bacio, un abbraccio, erano momenti catturati per avere un ricordo con cui piangere, ricordare, rimpiangere. Oggi si scattano foto per metterle su Facebook al fine di dimostrare qualcosa a qualcuno. Un tempo vedevi una persona e te ne innamoravi, ti innamoravi del suo sguardo, del suo modo di parlare, di muoversi, di sorridere, e stavi giorni, settimane o mesi a pensare a come poterti dichiarare a quella persona così importante ma così irraggiungibile. Oggi invece vedi una bella ragazza, l’aggiungi su Facebook, ci chatti, le dici qualcosa di carino, ti ci vedi e voilà inizia il giro interminabile di foto, tag e roba varia. Sembriamo tutti articoli di un catalogo chiamato Facebook. Tutto ciò inizia a non piacermi. Facebook rovina la spontaneità dei sentimenti!
Una volta il tempo era denaro. Ora il denaro ha finito il suo tempo.