Salvatore Currò – Tempi Moderni
È inutile correre, quando non sai dove andare.
È inutile correre, quando non sai dove andare.
Tutti senza tempo, con mille impegni di lavoro e zero per gli amici. Tutti preoccupati di essere alla moda, vestiti bene, informati dei locali che fanno tendenza. Tutti presi da una sterile apparenza e, poi, una volta a casa, tutti dannatamente soli.
Questo mondo puzza troppo di ipocrisia falsità e malvagità, aprite il cuore se volete respirare l’amore.
Belli e fatti di jeans, meglio di una pubblicità dal vivo.
Il guaio del nostro tempo è che il futuro non è più quello di una volta.
Abbiamo perso di vista quanta importanza ha uno sguardo e quasi dimenticato che dolce sapore può avere un bacio. In fondo siamo gli sfortunati uomini nati nell’era tecnologica, dove anche l’amore è sempre più spesso solo qualcosa di “virtuale”.
In questo periodo storico da basso impero e nuove forme di barbarie, la novità vera è il contesto globalizzato ch’esclude stranieri, invasioni vandaliche, minacce da un “esterno” non più esistente. Stavolta, e per la prima volta, emerge con straordinaria evidenza che barbari siamo sempre stati anche noi stessi, tutti quanti e nessuno escluso.