Salvatore Currò – Tempi Moderni
È inutile correre, quando non sai dove andare.
È inutile correre, quando non sai dove andare.
In questo mondo di ladri siamo tutti complici.
È strano come quelle che sanno attirare l’attenzione di un uomo solo usando il sesso si definiscono donne, chiamando le altre che fanno la stessa cosa, puttane.
Credo che l’aumento delle accise sui carburanti sia la misura più facile e più ingiusta perché si continua a bussare alla porta dei ceti medio bassi.
Quando si vedono volti giovani e belli nelle cronache che impietose raccontano la loro morte, e non se ne vede traccia tuttavia in quegli occhi azzurri, forse già visti in un passato dietro l’angolo, o vili aggressioni addirittura in luoghi sacri come i conventi, mi viene da pensare, forse stupidamente, che essi ci sono ancora in qualche modo, un po’ più ricchi di prima, spiritualmente, perché raccontare la violenza non dovrebbe mai essere cosa gratuita, e vivono ancora nei loro sorrisi e ancora ridono con i loro amici nelle ultime foglie gialle d’autunno.
Mi dispiace dirlo ma oggi come oggi, quello che fa girare il mondo sono i soldi. Quale amore, ormai non si capisce più niente. Hanno perso completamente la testa. Io sarà che sono di un’altra generazione, ma in questo mondo non mi ci ritrovo. Ho altri principi e certe cose sono lontane anni luce da me. Mi dispiace per gli altri che verranno… che tristezza.
Il computer è capace di pensare proprio quanto un sottomarino di nuotare.