Carl William Brown – Tempi Moderni
I giornalisti, sicofanti dei potenti, non sono altro che teste vuote impegnate perennemente a fare la cronaca della stupidità.
I giornalisti, sicofanti dei potenti, non sono altro che teste vuote impegnate perennemente a fare la cronaca della stupidità.
Avete fatto caso che il futuro non arriva mai? Che sia lui che sta aspettando noi?
Fu considerato matto per il solo fatto che abbia fatto quello che ha fatto…
L’esperienza ci fa vedere una differenza enorme fra la devozione e la bontà.
Poiché chi deve capire in genere fa orecchio di mercante, è meglio spendere poche parole, ma che siano chiare, piuttosto di sprecarne molte ma che siano oscure.
Troppi morti che potrebbero essere evitati, tutto grazie il più delle volte alla negligenza di chi dovrebbe proteggerci, o andare a fondo ai piccoli particolari. Troppa superficialità uccide.
La massa è fatta di sole sfumature. Senza contorni netti è moribonda mole puntiforme in movimento. Con questa ottica non si scorge altro che un continuo sfavillare lontano di gesti che indicano la vita, il suo continuo apparire deformato e di sfuggita. Questa è l’ottica della lontananza necessaria alla grandezza della massa, che spinge fuori e in alto a conferma dei suoi contorni finali, informi, sfilacciati. La vita che appare tra queste righe grigie è pura sostanza contratta. Una sostanza dalla pelle troppo spessa per secoli di formalizzazioni divenute aria e formalismi, la cui essenza pura però si svolge, ancora e fortuitamente, in una definizione di sé con la potenza di un simbolo sepolto e illuminato dai suoi scatti ad esistere.