Emilio Fornasa – Tempi Moderni
Senza materia non c’è tempo e il tempo è la materia che si trasforma.
Senza materia non c’è tempo e il tempo è la materia che si trasforma.
Oggi la maggior parte degli studenti sostiene di voler diventare famosa, e lo dice con assoluta serietà. Vent’anni or sono un’affermazione simile sarebbe stata considerata piuttosto impudente. Nel corso di una generazione, tuttavia, i presupposti culturali si sono ribaltati. Negli anni’50 e’60 non si andava in giro raccontando di voler diventare famosi. Ci si accontentava di diventare medico o poliziotto. Se si diceva di voler diventare famosi, si doveva come minimo mettere in chiaro in quale campo, e così lo scopo da raggiungere veniva anteposto alla celebrità in sé. Adesso è diverso. Prima si decide di diventare famosi, poi, in seconda battuta, si valuta come. Che la fama di cui si gode sia merita è irrilevante o quasi. Nel peggiore dei casi, ci si accontenta di essere lo stronzetto di un reality-show, o, volendo scendere ancora più in basso, di commettere un crimine dai risvolti sensazionali. Io ho precorso questa evoluzione; è come se avessi sempre saputo che, un giorno, diventare famoso sarebbe equivalso a essere un individuo volgare. Ho sempre evitato la volgarità.
Pur di piacere si fa ciò che non piace.
Il settore privato è quella parte dell’economia che il governo controlla, mentre il settore pubblico è quella parte che non controlla nessuno.
La nostra longevità dipende dai nostri antenati.
Tutti attaccati ai telefoni perché non siamo mai dove e con chi vorremmo essere.
Non ho mai fatto, e non riesco ancora a fare distinzione tra il “così detto; virtuale” ed il “così immaginario, reale”.