Samuel Butler – Tempi Moderni
La pubblicità promuove quel divino scontento che spinge la gente a migliorare il proprio status economico.
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Le informazioni riservate sono, in pratica, la fonte di ogni grande fortuna moderna.
La Bibbia può essere la verità, ma non è tutta la verità e nient’altro che la verità.
Il ventennio breve. Un’epoca cominciata agli inizi degli anni Novanta, che aveva gradualmente spopolato le province, spostato masse di giovani fiduciosi in città. L’epoca del “miracolo economico”, della Ruota della Fortuna e del Gabibbo, quando sembrava ovvio poter vendere qualsiasi cosa: un progetto politico, un paio di gambe, un pezzo di truciolato spacciandolo per massello, è adesso finita e sepolta nei cartelli “fuori tutto” e “cessata attività”.
Beati noi che siamo cresciuti senza facebook…
Prendete un nome di un Dio greco, quello del personaggio di un’opera di qualche tragediografo morto almeno duecento anni fa e buttateli dentro il primo libro che trovate; per finire, condite il tutto con una spruzzata di ambiguo manierismo: eccovi servito il teatro d’avanguardia secondo i ricettari del ventunesimo secolo.
La burocrazia sembra una punizione per gli esseri umani.