Antonio Cuomo – Tristezza
Batti o mio cuore, batti forte il tuo dolore, fino a divenire, nel petto addolorato, l’unico suono comprensibile.
Batti o mio cuore, batti forte il tuo dolore, fino a divenire, nel petto addolorato, l’unico suono comprensibile.
I dolori, sia di fisico che di animo, non passano, diventano sordi, ma sono sempre li, in agguato, pronti a tornare, non appena cerchi di pensarci un po’.
La verità è che siamo tutti delusi e senza fiducia verso il prossimo e stentiamo a lasciarci andare, alziamo muri di diffidenza per difenderci, perché il prezzo da pagare è alto quando si affida il cuore.
Quelli che credono di aver trovado la serenità si disanimerranno quando vedranno le disgrazie degli altri.
Mi piacciono i piccoli angoli del mondo, dove ancora batte forte il cuore. Amo le persone che lasciano dentro il loro respiro. Amo quelle persone che chiedono il permesso prima di entrare, non gli invadenti. Amo la carezza, la tenerezza, la sensibilità in un gesto semplice; amo la tua vita, anche se tu non occupi la mia. Amo la via di un cammino che conduce al cuore, amo aspettare più dello stesso arrivo, amo in silenzio. Mi piacciono le persone che parlano e mutano quelle parole in gesta. Amo chi vive in quell’angolo di eterno chiamata anima, lì, in quel piccolo posto, sono custodite quelle bellezze che mai se ne andranno, perché l’anima è il giaciglio dell’eterno bene.
Sono convinto che il dolore sia necessario serve per affrontare la vita, gli anticorpi del male per combattere lo stesso male, che inevitabilmente entra di prepotenza a essere parte integrante della nostra vita. Si arriva a una soglia oltre la quale il male cessa di essere tale, e solo cosi riusciamo a sopravvivere. Non penso che esistono persone immuni da esso, e tanto meno dirò il mio è peggio del tuo, per ognuno di noi il proprio male è quello peggiore, dilaniante e devastante, ma vi assicuro che quando la testa, lo stomaco e il cuore saranno saturi (e sarete ancora vivi come me) non lo sentirete più cosi forte da morirne, ma sarà sopportabile.
Quando scaviamo nel passato dobbiamo mettere in conto che può spuntare il dolore.