Scyna Suffiotti – Tristezza
Le lacrime più amare sono quelle che non hai saputo versare.
Le lacrime più amare sono quelle che non hai saputo versare.
Forse un giorno riuscirò a capire le persone, i loro atteggiamenti, le loro presunzioni. Adesso rimango solo delusa e amareggiata, nello scoprire che “tanti” forse molti non mi apprezzano per come io apprezzo loro! “Ma imparerò”, che non siamo tutti uguali e che non amiamo in egual modo. Imparerò prima a dare più valore a me stessa e poi agli altri!
E tutte le volte che penserai che non sei nulla, fottiti! Perché se tu non sei nulla, anch’io non sono nulla, visto che per tè ho sentito tutto.
La sofferenza è come il sole che sorge e poi tramonta lasciando la scia di un passato che se ne va.
Finalmente ho capito. Il mio concetto di essere solo non significa essere senza persone intorno, ma essere senza avere accanto a me la donna che amo. Posso essere in piazza del Duomo a Firenze, sarei comunque solo. E visto che sei tu la donna che amo, solo significa essere in qualsiasi posto e con chiunque senza te al mio fianco.
Sono un puntino nel mondo, forse è per questo che nessuno mi vede.
Le quattro mura forse ti soffocheranno, ma il mondo fuori potrebbe solamente dilaniarti.