Edvania Paes – Tristezza
Non so che cos’ho, ma so esattamente cosa non ho. E sono sicura che non è una cosa.
Non so che cos’ho, ma so esattamente cosa non ho. E sono sicura che non è una cosa.
E fuggi la tristezza, perché questa entra nei cuori che sono attaccati alle cose del mondo.
Una panchina, un fiore quello che rimane della fine di un’amore.
Non so scrivere poesie. Allora scrivo emozioni, speranze, sogni.
Quando tocchi il fondo non è detto che si possa solo risalire: puoi anche iniziare a scavarti la fossa.
Non mi hanno mai convinte le persone che cercano a tutti i costi di dimostrare che nella loro vita sia tutto rose e fiori. Secondo me chi non vive tra cielo e inferno non è affidabile.
Ci sono giorni in cui non basta desiderare il silenzio, la completa solitudine… Certi giorni vorresti non essere mai nato, solo per evitare di soffrire. Vorresti sparire dalla faccia della Terra per non mendicare compassione. Vorresti renderti conto che domani potresti smettere di soffrire, se solo tutti quei problemi che ti orbitano attorno si decidessero a sparire per sempre.Purtroppo, le fate turchine che realizzano i desideri sono finite… e non ci resta che sperare che tutto passi il più in fretta possibile.