Salvatore Salvax Calabrese – Tristezza
Cumuli di cenere su un amore mai appagato. Fiumi di lacrime a solcarne il ricordo.
Cumuli di cenere su un amore mai appagato. Fiumi di lacrime a solcarne il ricordo.
Guardandoti negli occhi ti accorgi che ormai ti sei spento, scende una lacrima, sorridi ma con gli occhi tristi.
Che tristezza. È triste, per davvero, che campiamo tutti quanti come idioti, e alla fine moriamo.
Ognuno ha le sue cicatrici. Alcune delle mie sanguinano ancora. Nei momenti più impensabili. L’importante è trovare chi, come un laccio stretto, divenga balsamo su pelle e cuore. I dolori non si dimenticano. Insegnano sempre. Il brutto è quando segnano soltanto.
Ho masticato la sofferenza così a lungo che sono arrivato ad un punto da non poterne più fare a meno.
Sapere che la cosa che desideravi più di ogni cosa al mondo non potrà mai avverarsi è terribile e, nonostante tutto, fingere che vada bene così è ancora più terribile.
Il mio cuore come una stazione del metrò: perfetti sconosciuti che vanno e vengono senza nemmeno un saluto.