Francesco Nitti – Tristezza
Ho perso quella riservatezza che mi caratterizzava. Forse è solo il periodo, forse la primavera. O forse è solo l’ennesima eco del mio corpo che cade nel baratro.
Ho perso quella riservatezza che mi caratterizzava. Forse è solo il periodo, forse la primavera. O forse è solo l’ennesima eco del mio corpo che cade nel baratro.
Nessuno vede i miei occhi lacrimare, ma io sento il mio cuore liquefarsi di dolore.
La tempesta pur passerà, è ciò che rimane che sarà difficile riordinare!
Gocce, cadono scandendo i giorni, il silenzio assordante della solitudine dilania il cuore, il sipario si chiude per nasconder le lacrime color cremisi che sgorgano dagli occhi, l’anima si abbandona senza combattere alle paure, mi chiudo in me stesso per difendermi dal mondo, mi chiudo in me stesso per evitare di parlare con chi mi è accanto, mi chiudo in me stesso per evitare di amare.
Non c’è niente di più triste che trovare dolore e dannazione nell’anima di una persona.
Quante volte ho finto il sorriso, quante volte ho detto bene grazie, ingoiando le lacrime!
Quando si arriva al punto di non avere più dialogo, è inutile trascinarsi in un amore che fu.