Mirko Badiale – Tristezza
Ci sono lussi che anche i poveri possono permettersi, le lacrime per esempio.
Ci sono lussi che anche i poveri possono permettersi, le lacrime per esempio.
E poi sai che infondo al cuore qualcosa è cambiato. Sarà la troppa attesa, le troppe delusioni, sarà quel tempo incessante che hai aspettato invano qualcosa che non è mai arrivato. Ti fermi davanti a quel vuoto che turbolento si è formato tutt’intorno a quel qualcosa che non riconosci quasi più. Guardi lontano, e mentre le certezze crollano tu continui a sperare, anche se ormai pian piano ti stai allontanando da ciò che hai dentro.
Il peggior dolore lo provi, quando i tuoi occhi sono asciutti e il tuo cuore piange.
Si impara dagli altri che dagli altri non c’è nulla da imparare.
La solitudine è il peggiore dei mali. Purtroppo, proprio perché troppo spaventati da questa, finiamo per accettare persone egoiste ed egocentriche e persino malvagie, soltanto per avere un illusione di amicizia e d’affetto.
Occhi tristi non sono quelli che piangono, ma quelli che hanno visto cos’è la sofferenza nel cuor e nell’anima.
Mancanze. Quando, da difetti, diventano assenza. E non è la stessa cosa parlare di nostalgia, né di malinconia. Sono asportazioni, amputazioni di vita. La nostalgia provoca tenerezza. Le mancanze provocano dei vuoti. Le mancanze sono ferite.