Anna Maria D’Alò – Tristezza
Non è la tempesta che mi spaventa, ma la quiete dopo la tempesta che anestetizza il cuore.
Non è la tempesta che mi spaventa, ma la quiete dopo la tempesta che anestetizza il cuore.
Forse è questo che fa così male. Non la vecchiaia, ma le perdite. Le ferite. Il dolore non si attenua con il tempo, anzi, diventa più intenso.
Non posso farci nulla mi manca! Faccio finta di niente nascondo anche a me stessa la verità, ma poi quel pensiero bussa al mio cuore ed io non so tenere chiusa la porta.
Come si fa a calcolare il peso di un dolore? Si contano la quantità delle lacrime, oppure i frammenti d’anima persi qua e là? Come si fa a calcolarne l’intensità quando ogni dolore ha una storia diversa da raccontare, una storia che fa male?
Le delusioni fanno male, ma l’amore non è sempre dolore.
La bellezza non si può rinchiudere, perché la sua esuberanza esplode. La felicità non si può nascondere sul volto di chi è illuminato, perché la sua luce lo tradisce.
La libertà non è uno spazio, ma la fine dei tuoi limiti.