Cavolata Velia – Tristezza
Ogni sofferenza che c’imprigiona è un fiore mai sbocciato.
Ogni sofferenza che c’imprigiona è un fiore mai sbocciato.
Si cresce con l’amara sofferenza.
Le lacrime sono pezzi di cuore che si staccano e cadono frantumandosi al suolo come vetro…solo e tutto perché tu hai strappato il mio cuore e ne hai fatto mille piccole lacrime.E chiudendo gli occhi spero che il tempo le asciughi… adesso fanno male… ma in piedi davanti alla mia immagine riflessa nei tuoi occhi so che non voglio arrendermi e che non lo farò… non sarai tu a buttarmi giù… ora non più.
Alle persone che credono di conoscermi e puntano il dito dico solo questo: “aspettate a giudicarmi e non abbiate fretta, la vita è ancora lunga e il mio curriculum non è ancora terminato”.
Le lacrime sono una richiesta di aiuto verso l’universo.
La solitudine logora il cuore, e lentamente rende opaco quello che una volta era il suo splendore.
È nell’oscurità dei loro occhi che gli uomini si perdono.
Si cresce con l’amara sofferenza.
Le lacrime sono pezzi di cuore che si staccano e cadono frantumandosi al suolo come vetro…solo e tutto perché tu hai strappato il mio cuore e ne hai fatto mille piccole lacrime.E chiudendo gli occhi spero che il tempo le asciughi… adesso fanno male… ma in piedi davanti alla mia immagine riflessa nei tuoi occhi so che non voglio arrendermi e che non lo farò… non sarai tu a buttarmi giù… ora non più.
Alle persone che credono di conoscermi e puntano il dito dico solo questo: “aspettate a giudicarmi e non abbiate fretta, la vita è ancora lunga e il mio curriculum non è ancora terminato”.
Le lacrime sono una richiesta di aiuto verso l’universo.
La solitudine logora il cuore, e lentamente rende opaco quello che una volta era il suo splendore.
È nell’oscurità dei loro occhi che gli uomini si perdono.
Si cresce con l’amara sofferenza.
Le lacrime sono pezzi di cuore che si staccano e cadono frantumandosi al suolo come vetro…solo e tutto perché tu hai strappato il mio cuore e ne hai fatto mille piccole lacrime.E chiudendo gli occhi spero che il tempo le asciughi… adesso fanno male… ma in piedi davanti alla mia immagine riflessa nei tuoi occhi so che non voglio arrendermi e che non lo farò… non sarai tu a buttarmi giù… ora non più.
Alle persone che credono di conoscermi e puntano il dito dico solo questo: “aspettate a giudicarmi e non abbiate fretta, la vita è ancora lunga e il mio curriculum non è ancora terminato”.
Le lacrime sono una richiesta di aiuto verso l’universo.
La solitudine logora il cuore, e lentamente rende opaco quello che una volta era il suo splendore.
È nell’oscurità dei loro occhi che gli uomini si perdono.