Orazio Santagati – Tristezza
È soprattutto la sera che qualche amico ci manca. Non quelli che non ci sono più, loro vivono nel cuore, ma quelli che senza un motivo hanno scelto di non esserci più.
È soprattutto la sera che qualche amico ci manca. Non quelli che non ci sono più, loro vivono nel cuore, ma quelli che senza un motivo hanno scelto di non esserci più.
Che tristezza raccogliere il grido d’aiuto ed essere abbandonato quando sei tu a chiederlo.
Se lo fai, fallo per soddisfare te stesso con l’altrui sorriso e aiuta come vuoi, con quello che puoi, chiunque, dimenticando di averlo fatto.
Nessuno sarà capace di leggere e scrutare i dolori dell’anima, ognuno di noi porterà il propio carico, e la folla che attraverserà sara fatta di non vedenti.
Lo stordimento del distacco era passato, ma il dolore mi colpiva all’improvviso, piegandomi in due e torturandomi il corpo di singhiozzi. “Dove sei?” Gridavo nella mia testa. “Dove sei andato?”. Ovviamente, non ebbi mai risposta.
La solitudine è come un tarlo che rode senza tregua, logora, tormenta…
Ho un blocco dentro che mi distrugge, provo a fare anch’io quello che fugge ma mi serve più coraggio: senza sole non esiste miraggio.
Che tristezza raccogliere il grido d’aiuto ed essere abbandonato quando sei tu a chiederlo.
Se lo fai, fallo per soddisfare te stesso con l’altrui sorriso e aiuta come vuoi, con quello che puoi, chiunque, dimenticando di averlo fatto.
Nessuno sarà capace di leggere e scrutare i dolori dell’anima, ognuno di noi porterà il propio carico, e la folla che attraverserà sara fatta di non vedenti.
Lo stordimento del distacco era passato, ma il dolore mi colpiva all’improvviso, piegandomi in due e torturandomi il corpo di singhiozzi. “Dove sei?” Gridavo nella mia testa. “Dove sei andato?”. Ovviamente, non ebbi mai risposta.
La solitudine è come un tarlo che rode senza tregua, logora, tormenta…
Ho un blocco dentro che mi distrugge, provo a fare anch’io quello che fugge ma mi serve più coraggio: senza sole non esiste miraggio.
Che tristezza raccogliere il grido d’aiuto ed essere abbandonato quando sei tu a chiederlo.
Se lo fai, fallo per soddisfare te stesso con l’altrui sorriso e aiuta come vuoi, con quello che puoi, chiunque, dimenticando di averlo fatto.
Nessuno sarà capace di leggere e scrutare i dolori dell’anima, ognuno di noi porterà il propio carico, e la folla che attraverserà sara fatta di non vedenti.
Lo stordimento del distacco era passato, ma il dolore mi colpiva all’improvviso, piegandomi in due e torturandomi il corpo di singhiozzi. “Dove sei?” Gridavo nella mia testa. “Dove sei andato?”. Ovviamente, non ebbi mai risposta.
La solitudine è come un tarlo che rode senza tregua, logora, tormenta…
Ho un blocco dentro che mi distrugge, provo a fare anch’io quello che fugge ma mi serve più coraggio: senza sole non esiste miraggio.