Silvio Ceccato – Tristezza
Una ricetta sicura di infelicità? Il sommarsi di due “rimedi”.
Una ricetta sicura di infelicità? Il sommarsi di due “rimedi”.
In questo momento avrei voglia di strapparmi le carni vive, per vedere lo sfacelo che dimora dentro il mio petto. Corruzione, rabbia, dolore, solitudine… avrei voglia di liberarmi di tutto ciò, ma so per certo che così facendo, cancellerei me stesso e nell’eliminare l’inutile che c’è in me… l’inutile me, forse così riuscirei a fare qualcosa di buono!
Quando dal cielo sgorgano lacrime di cristallo ti accorgi di quanto sia leggero il sonno della tristezza. Quindi non gridare troppo o la sveglierai!
La mente viaggiauna parola ed il pensiero immaginauna volontà grande un modo di essere, vivere!Vedo la felicità mascherata di armonia che mi deride. Chiedo alla vita un raggio della sua paceche rischiari i vuoti del vivere,quella incomprensionequella solitudine non sono cosa mia,vedo i colori del mio sorriso: sono vivo. Al di là della mia tristezza.
Fa che i tuoi occhi non colorino di tristezza i giorni.
Non si cercano altre donne quando si ama davvero chi vuoi ma il tuo tempo lo impegni con chi ami e no con cazzate, perché una persona innamorata può perdonare una, due, tre volte ma poi si stanca e chiude la porta x sempre perché resti delusa da certi comportamenti, ricorda il sesto senso di una donna non sbaglia mai.
Non sei ridicolo quando piangi perché soffri, ma diventi ridicolo nel momento in cui per orgoglio fingi di star bene.