Vincenzo Costantino – Tristezza
Ti abitui al dolore… vedi le spine che ti scorrono dentro graffiandoti il cuore come un nodo dentro che forse nessuno vedrà.
Ti abitui al dolore… vedi le spine che ti scorrono dentro graffiandoti il cuore come un nodo dentro che forse nessuno vedrà.
Le lacrime si versano per le persone che ti hanno realmente voluto bene nella vita, meritando e ricambiando la tua amicizia con lealtà, non facendosi mai e poi mai beffe di te, amandoti per quel che sei. Quegli amici che non puoi considerare più tali; considerato che, a causa di un’improvvisa disgrazia non possono più esser tra noi.
Siamo tutti dei sottoprodotti di una società futuristica a dir poco malata!
È banale forse dire che perdere tua madre è come se ti strappassero il cuore, che dentro la testa hai una confusione tale da sembrarti una centrifuga che ti strizza il cervello, che nell’anima hai un vuoto così totale che niente e nessuno riesce a colmare tutto ciò sarà banale ma… con un calda lacrima che solca la mia gota sto solo banalmente esprimendo quello che provo.
Cerchi di strappare la tua immagine riflessa nello specchio non riesci ad accettare ciò che sei diventato.
Perché temere tanto ciò che è definibile come dolore? Non si teme l’acutezza dello stesso… ma la durata.
La delusione, una speranza che non riesce più a pilotare nessun volo.