Francesca Alleva – Tristezza
Anche guidando in pieno sole estivo, musica, aria condizionata, programmi per il pomeriggio e una gran serata alle spalle mi fermo al semaforo, mi squadro lo sguardo sotto l’eye-liner e penso: sola.
Anche guidando in pieno sole estivo, musica, aria condizionata, programmi per il pomeriggio e una gran serata alle spalle mi fermo al semaforo, mi squadro lo sguardo sotto l’eye-liner e penso: sola.
Spesso i miei pensieri volano come un’aquila libera, lasciando poi i sogni nelle mani di questa terribile realtà.
Non sto piangendo, sto lubrificando il mio animo.
Il tuo dolore è lo spezzarsi del guscioche racchiude la tua capacità di comprendere.E se potessi manterener il cuoresospeso in costante stuporeai quotidiani miracoli della vita,il dolore non ti sembrerebbemeno meraviglioso della gioia;e accetteresti le stagioni del tuo cuore,come hai sempre accettatole stagioni che passano sui tuoi campi.
Sono andata via… senza guardarmi indietro… ho lasciato tutto quello che avevo… e ce l’ho fatta. Almeno così pensavo…Ti rivedo spesso, troppo spesso e mi fai male. Mi fa male guardarti, sorriderti, dirti “ciao”. La maggior parte delle volte mi giro dalla parte opposta. Ma ti sento, sì, ti sento mentre mi guardi, mentre mi osservi… e allora i nostri sguardi si incontrano, per un attimo. Non dici niente, maledizione… non dici niente e mi fai male. Eccolo. Sta arrivando. Il mio fidanzato. L’uomo che io ho scelto. Sorrido lo saluto… e almeno per il momento… non ti guardo più.
Forse, la tristezza, nell’ordine del dolore, si muta, ben presto, in spietatezza.
C’è il sole,ma manca la luce in questa mia giornata.Solo nuvole vedo intorno a menuvole tormentateaffollano il mio cielo,spifferi di vento mi attraversano l’animae io rimango come addormentata in un deserto arido.