Michelangelo Da Pisa – Tristezza
Non è tutta farina del mio sacco, spesso è stata la sofferenza ad avermi sussurrato i versi più suggestivi.
Non è tutta farina del mio sacco, spesso è stata la sofferenza ad avermi sussurrato i versi più suggestivi.
Quando veniamo presi dallo sconforto, nulla ci appare per quello che è, diventiamo come ciechi e non vediamo chi è disposto ad offrirci il suo aiuto, non vogliamo accettarlo per il timore di essere ancora feriti e rinunciamo restando nella desolazione, quando invece basterebbe afferrare la mano di chi ci vuole bene ed è pronto ad aiutarci. Rifidiamoci e riaffidiamoci. È l’unico modo per uscire da quella zon d’ombra che offusca la nostra vita.
Cosa me ne faccio del tempo senza amore, io che ambisco a un amore senza tempo?
La fotografia è una spietata carceriera di emozioni. In quell’esatto istante, in quel preciso luogo,…
Si è accorciato il cielo!
Lecca per poco tempo le ferite, e lascia che il tempo stesso si occupi del resto.
Bisogna accontentarsi, per questo punto all’impossibile, per raggiungere quantomeno l’improbabile.