Chiara Micellone – Tristezza
Ci sono sfoghi per i quali possiamo consolarci solo da soli, peraltro in modo pessimo.
Ci sono sfoghi per i quali possiamo consolarci solo da soli, peraltro in modo pessimo.
Sono passata dall’ateismo allo scetticismo, spero un giorno di avere fede in me stessa.
All’inerzia della depressione, preferisco uno sfogo rabbioso che sproni a uscire dal guscio. L’aggressività libera l’identità, anche se la rabbia non deve diventare l’unico modo di rapportarsi con il mondo esterno.
Dietro ogni felicità vi è nascosta un’ombra di tristezza, dietro ogni tristezza c’è sempre la speranza della rinascita di una felicità.
Si chiamano silenzi dell’orgoglio quelli che uccidono dentro.
L’amore è una candela accesa, incontra tempeste e uragani, ma lotta fino all’ultimo per far risplendere l’arcobaleno. Un giorno però si stanca e si spegne in un lungo sonno.
Due cose mi annientano moralmente e psicologicamente: la cattiveria gratuita e vedere che per quanto concerne la legge, non vince quello che ha ragione ma quello che ha più soldi per pagarsi una difesa adeguata. L’amore non basta, l’onestà non serve a nulla. E sta cosa mi rende infinitamente stanca e triste.