Adolfo Coppola – Tristezza
Nulla fu triste che un dolce pensiero nella notte.
Nulla fu triste che un dolce pensiero nella notte.
La nostalgia per ciò che si è perduto diventa quella triste melodia le cui note trafiggono il cuore e riempiono la testa… e vorresti fare di tutto, tranne che doverla riascoltare infinite volte.
Ci sono persone che al posto del cervello hanno la cioccolata senza zucchero… questo è uno dei principali motivi della loro terrificante “amarezza”.
Gridi sordi dell’amore frantumano il mio cuore. Il rumore di pietre gelide e secche che collassano. Si propaga una ultima eco nel deserto.
Ci sono dolori che il cuore non sa lasciare andare, ci sono lacrime che ricordo al cuore la mia sofferenza.
Triste compagna la solitudine per chi ha perso l’abitudine di vivere. Ma ogni giorno è una pagina, scritta solo per noi, che dobbiamo colorare con i colori della speranza, della forza, senza mai arrendersi, agli affanni dell’esistere.
Non ho pianto per debolezza ma per delusione, non ho espresso rabbia per cattiveria ma per dolore. Non ho sorriso e speso il mio tempo per qualcuno solo per convenienza, ma perché lo sentivo. Non ho mai amato per gioco ma per gioco sono stata amata. In ogni cosa che facciamo, in ognuno di noi c’è le sue ragioni ed è proprio questo che fa la differenza “il perché”!