Giuseppe Catalfamo – Tristezza
La speranza sta alla disperazione come il mio cuore sta all’amore.
La speranza sta alla disperazione come il mio cuore sta all’amore.
Non è il dolore in sé ad annientarci, molto più spesso a farlo è la consapevolezza di aver di nuovo sbagliato e l’impossibilità di poter tramutare l’errore in qualcosa di giusto.
C’è un mondo di fantasie che accompagna la vita.C’è una donna di città, turista d’un paradiso esotico,sogna una notte d’amore con uno sconosciuto Saladino,fra lenzuola di raso rosso ed incensi.C’è un quarantenne seduto fra luci e pali,come fosse in un negozio di giocattoli sorseggia un rum,adolescente fra seni e glutei anonimi vede la fiaba dell’amore.C’è una ragazzina, il suo mondo spesso è virtuale,vuol esser lasciva fra quattro forti mani.C’è il giovane sposo, il suo mondo è il comando,curioso, diventa amante dell’omertà della diversità.La vecchia coppia, percorsi diversi, s’incrocia nello stesso angolo,pigri, sorridono alla tranquillità della sicurezza del passato.Innumerevoli le fantasie.La vitale rimane vedere le pupille che s’ingrandisconomentre mirano la tua bocca,cucinare per te, parlare e ritrovarsi a far l’amore…fino al sorgere del sole per avere ancora fame.
Certi giorni il mio cuore è disordinato e freddo come la nebbia.
Illumina dalla Lanterna la Genova del Grifone. Il Genoa è padre, fratello, più spesso la tua donna, amante del quale provi l’orgoglio che sia amata da tanti, non può tradirti essendo dentro te. Genoanità è Genovesità, l’amor di patria, appartenere alla storia, o meglio, essere la storia. Essere, chi genovese, con giubba rossa e pantaloni blu unì l’Italia. Essere, chi genovese, navigò oceani blu per scoprire terre di popoli con la pelle rossa. Genova Repubblica Marinara, storia del mondo. Genoa 1893, compagine internazionale, mette i primi scarpini allo stivale.
Non è facile aprirsi agli altri dopo aver vissuto a lungo sulla difensiva.
Nei silenzi più solitari la nostalgiaottenebra il pensiero risvegliando la belva della solitudine.Un ululato terrificante rompe il silenzio,la belva assetata di sangue escedall’ombra.La paura del mostro che avanza, attanaglia il cuore rendendo vana ogni resistenza,i suoi artigli senza pietà dilaniano l’anima che ormai senza più forze si abbandona tra le fauci dell’oscuritàpiù profonda…