Cinzia Nateri – Tristezza
Il dolore fa cambiare le persone. Anche se non vogliono!
Il dolore fa cambiare le persone. Anche se non vogliono!
Le cose più belle sono state scritte con il sangue, il cuore pieno di dolore e l’anima colma di lacrime.
È un triste Natale,un Natale senza addobbi oregali che possano risvegliare il mio animo.La notte lentamente scende e mentrela città si illumina a festaio mi nascondo al mondo.Scappo da questa felicità non cercata,non voglio conforto, non cercotenui sorrisi che mi doninoun flebile bagliore di speranza.Voglio solo rimanere solo con il mio dolore,un dolore che affonda le sue radicifin dove l’occhio umano non può vedere.
Dimmi a che serve restare lontano in silenzio a guardare la nostra passione che muore.
Occhi nella notte che sperano nella quiete di trovare un appiglio, stringo i pugni perché il sereno della vita non è per me. Spilli pungenti di dolore è la notte che s’insinua tra le pieghe della mente che s’arroventa al lume di una candela, trovando l’ultima rima ad un’agghiacciante poesia. Mani fredde non scaldano la penna, mentre le luce della notte spengono i rumori e finalmente riposano anche le foglie che nel vento danzavano riflesse come cristalli su vetri frantumati. Vorrei annodare i fili dispersi della vita, mi perdo invece nelle paure per cercare me stesso. Vive in me una poesia che mi divora a tradimento, impossessandosi del passato; e mentre inseguo desideri assenti sprofondo nel pozzo della notte che m’inghiotte, chiudo la porta alla luce che il mondo ha lasciato accesa per me.
Che cos’è la tristezza se non il sentirsi profondamente soli?
Tutti abbiamo il rimpianto di una parola non detta… di una carezza non fatta… di un gesto non compiuto…Ed è straziante rendersene conto solo quando… è troppo tardi.