Antonio Belsito – Tristezza
Non è facile immaginare la solitudine se non si ha il coraggio di fermarsi un istante per guardare gli occhi bassi della dignità calpestata.
Non è facile immaginare la solitudine se non si ha il coraggio di fermarsi un istante per guardare gli occhi bassi della dignità calpestata.
Quel peso sulle spalle, che solo la malinconia sa dare.
Le delusioni sono sempre dietro l’angolo in agguato costante e io, in bilico su quell’angolo, vivo impotente.
L’unica differenza che vi è tra me ed un fantasma è che quest’ultimo non conosce la solitudine.
Non lo urliamo il dolore, lo teniamo dentro stretto, non sapendo che così farà più male. Non sentiamo mai nessuno dire ad un altro “Mi dispiace” o “Mi manchi”. Si preferisce lo stupido orgoglio che chiamiamo dignità. Non sentiamo mai il bisogno di scusarci, ma pretendiamo gente che a noi si inchini. Abbiamo perso un po’ più in umanità. Abbiamo guadagnato in solitudine, sicuramente.
Il peso specifico del “vuoto” non è classificabile.
Chiunque consideri la propria e l’altrui vita come priva di significato è non soltanto infelice, ma appena degno di vivere.